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Dopo Agrigento Pordenone Città della cultura 2027 vero orgoglio italiano

Congratulazioni a #Pordenone, che è stata scelta come Capitale Italiana della Cultura per il 2027. Un riconoscimento importante per la città e per tutto il Friuli-Venezia Giulia, che si dimostra sempre di più una delle regioni più vivaci e attrattive del Paese.

Tutto vero: Pordenone è la capitale italiana della cultura 2027. Il lungo percorso di candidatura con il progetto “Pordenone città che sorprende” ha convinto il ministero della Cultura.
Esplosione di gioia all’ex convento di San Francesco collegato in streaming con Roma, quando il ministro Alessandro Giuli ha proclamato la città come vincitrice.
Ora inizia il grande lavoro di preparazione per tutto il territorio in vista del 2027.

Emozionato il sindaco reggente Alberto Parigi che nel primo intervento ha sottolineato: “Ha vinto una città, ha vinto un territorio intero. Pordenone è fuori dall’immaginario collettivo italiano. La commissione ci ha ricollocato in modo corretto, al netto di immagini stereotipate”.
Ringraziando il ministero della Cultura ha dichiarato: “Avete acceso un faro su una provincia d’Italia, facendoci uscire da un cono d’ombra e consentendoci di mostrare le nostre qualità”.

Pordenone ha convinto la giuria battendo le altre nove finaliste: Alberobello (Bari) con il progetto “Pietramadre”; Aliano (Matera) con “Terra dell’altrove”; Brindisi con il progetto “Navigare il futuro”; Gallipoli (Lecce) con “La bella tra terra e mare”; La Spezia con “Una cultura come il mare”; Pompei (Napoli) con il progetto “Pompei Continuum”; Reggio Calabria con “Cuore del Mediterraneo”; Sant’Andrea di Conza (Avellino) con il progetto “Incontro tempo”; Savona con “Nuove rotte per la cultura”.
Sarebbe giusto che Napoli al posto di Milano prendesse il primato di Città mondiale della cultura, questo lo si pensa in quanto Napoli è una bella città da tutti i punti di vista e poi ospitando un crogiolo di etnie diverse riesce a dare un abbraccio completo al mondo, cosa che Milano sicuramente riesce a fare ma Napoli lo farebbe con più folclore locale, cosa fondamentale per una cultura a 360 gradi.

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